venerdì 20 novembre 2009

PER FORTUNA... E' VENERDI'

Oggi giornata molto strana, iniziata apparentemente come le altre, anzi meglio, con una nota positiva in più (forse perchè è venerdì).
E' l'una, ho fame, mi aspetta un bel piatto di pasta al pomodoro riscaldato al micronde dell'ufficio e... penso.
Penso che una mia collega mi ha dato una fantastica notizia, come al mio solito mi sono emozionata e ho pianto (ma ormai sono tutti abituati...), ma al tempo stesso eccolo che si avvicina, quel velo di tristezza. Ma perché? E' sempre la solita sensazione che ultimamente mi prende: tutti vanno avanti e vivono pienamente la vita. Io no. Ho l'impressione che la mia scorra via troppo velocemente e, al tempo stesso, io non riesca ad afferarne i singoli momenti, a godermela. E mi ritrovo con i mesi che passano veloci e le cose che restano sempre le stesse.
...
I miei/nostri 3 progetti sembrano arenati. Chissà quando si concretizzeranno. E intanto tutto e tutti vanno avanti.
...
Le righe negative a mia disposizione in questo post sono terminate.
Ora inizia il week-end! All'insegna di riposo, organizzazione viaggio al motorshow e riappropriazzione di me e noi - delle piccole cose che sono il succo della mia vita!

giovedì 19 novembre 2009

FINALMENTE FUNZIONA!

E dopo una settimana di tentativi di pubblicazione di un post, finalmente funziona!
Non sarà un post particolarmente impegnato... solo per farmi viva, dire che ci sono e che sto bene(... quasi)...
I pensieri che mi frullano in mente in questi giorni sono sempre gli stessi.
Non mi capacito ancora dell'idiozia delle persone, immerse nel traffico, e soprattutto delle donne che non sanno guidare (chiedo scusa per le donne che leggono e che hanno una patente...), che si truccano al volante, che si impanicano, che pensano di essere delle grandissime furbone se fanno 100.000 infrazioni pur di fregare gli altri... poveri stupidi... e poi non c'è mai un vigile al posto giusto!
A parte queste considerazioni mattutine, arrivo in ufficio e l'elenco continua - pur cambiando ambiente. Osservo lo stesso viale alberato, lo stesso marcapiede pieno di vetri di bottiglie di birra rotte, lo stesso incrocio dove rischio di essere investita ogni volta, lo stesso badge, le stesse porte, lo stesso finto parquet, lo stesso pavimento in simil-cocco, la stessa ascensore claustrofobica senza specchi e la stessa stanzetta... la stessa finestra con sempre lo stesso rumore di treni che passano sotto.
Non mi dilungo sull'elenco che riguarda l'ufficio... sarebbe interminabilmente noioso e triste.
Ma ogni tanto anche qui dentro succedono delle cose belle! Come colleghe che entusiaste se ne vanno perché hanno trovato un posto migliore, con un contratto migliore - cioè con un contratto! Lo so, me lo sento, arriverà anche il mio momento! Nel frattempo gioisco con loro e grazie a loro non perdo la speranza!

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