lunedì 17 ottobre 2011

ME LO MERITO 2

Lunedì, giorno del "Me lo merito" e devo dire che la scoperta di questo appuntamento su altri blog è "cascata a fagiolo". In questo periodo è il caso che mi concentri un po' di più su di me, per migliorarmi.
Quindi iniziamo...
Per questa settimana, nulla di troppo impegnativo dal punto di vista organizzativo, anzi... focalizzarmi sulla mia mente, sul mio spirito ed agire di conseguenza. Cercare di non "sprecare" energie in pensieri negativi, in stress, ma dedicarmi alle cose semplici e quotidiane, in modo più sereno, per cercare di avere un miglior tempo in famiglia (non di più perché purtroppo quello è...).
Tempo, quindi, dedicato anche all'improvvisazione.

giovedì 13 ottobre 2011

ME LO MERITO

Oggi giornata un po' autunnale... anche se le temperature si sono rialzate rispetto a qualche giorno fa, il cielo era proprio grigio e l'umore... autunnale...
Inizi mattutini di "scontri metropolitani" e desideri e vita che non vanno sempre nella stessa direzione.
Ma da oggi ci si mette in movimento!
E' da un bel po' di tempo che non mi faccio viva sul blog, ma continuo a seguire tutti gli altri e a scoprirne di nuovi, soprattutto d'oltreoceano.
Che meraviglia! And a very good English practice for me! ;)
In questa nuvola un po' triste, che è stata la mattinata, ad un certo punto mi sono "data una mossa", prendendo spunto sempre dalla Rete e... sono iniziate le mie solite varie liste di nuovi inizi.
Nuove idee nella testa - possibili nuove "rubriche" per il mio blog - nuove passioni che crescono - nuove sfide da affrontare - nuove priorità da focalizzare - nuovi viaggi da pianificare...
... il prossimo in vista:

Ho scoperto un nuovo blogfashion Trashic e da qui lo spunto per il titolo... a voi scoprirlo :)

mercoledì 5 ottobre 2011

giovedì 7 luglio 2011

PER UNA PANORAMICA A 360°...

Se non avete tempo di fermarvi davanti ad un'edicola e sfogliare qualche rivista di vostro interesse o meglio, non avete lo spazio per fermarvi davanti ad un'edicola in tranquillità... ecco una possibile soluzione...


La più grande edicola virtuale del mondo - Gratuita -.

Riviste fresche di giornata e per ogni argomento.

mercoledì 15 giugno 2011

LA TERRA NEL CUORE

Stamattina, nel mio solito tour bloggeristico, sono stata contenta di leggere nuovamente, dopo un po’ di tempo di assenza, il post di una blogger che seguo. Grandi novità l’hanno tenuta lontana da schermo e tastiera e sono felice per lei e per il suo ritorno in rete.
Leggere alcune di queste novità mi ha fatto riflettere… Finalmente potranno spostarsi (avendo ottenuto un trasferimento lavorativo) da una cittadina del Nord Italia alla Capitale.
Il mio primo pensiero e la mia prima esclamazione sono stati: “Nooo, a cosa vanno incontro… e cosa si stanno perdendo”.
Subito dopo, però, la mia mente è stata in grado di creare un altro link… “Non sono tutti come te!”, “Questo è solo un TUO pensiero”, “Le realtà vengono percepite e vissute in maniera differente da individui differenti”.
Ma, più di tutto, quello che mi ha fatto riflettere è stato il rendermi conto di quanto ognuno, sotto sotto, sia legato alle proprie radici ed origini. E questo passa anche attraverso la propria Terra.
Il luogo in cui si trova a vivere questa ragazza è la Mia Terra e la città in cui vivo io è la Sua.
Lei felice di ritornare. Io speranzosa di andarci.
Mai come in quest’ultimo periodo sto entrando in contatto con persone (amici e conoscenti) che “ritornano in patria”. Il loro periodo in luoghi diversi sembra momentaneamente concluso e… sarà il richiamo della Terra…
Anche se la nostra vita è ORA e QUI – e per ora va bene così! - nella mia mente, nei miei occhi e nel mio cuore ci sono queste immagini…






Foto per gentile concessione della mia amica Sandra ;)


mercoledì 8 giugno 2011

LA COLONNA SONORA DI QUESTO TEMPO...

... Da tempo ormai nella mia testa e nella mia gola ricorrono queste note...

Sarà l'ispirazione, sarà l'ambiente "poco italiano" che crea, sarà che mi ricorda l'ambiente che stiamo cercando di ricreare nella nostra nuova casa, sarà la mia voglia di internazionalità....

Per 4 minuti e 06: Buon Ascolto! (preferibilmente ad occhi chiusi...).

martedì 10 maggio 2011

My Home Style

Si avvicina (finalmente!) il momento del nostro cambio-casa!
Siccome l’iter non è stato proprio dei più brevi… e ancora non si è concluso… abbiamo avuto modo, per piacere e per necessità, di entrare nel mondo del l’interior design.
Che meraviglia!

Ho scoperto un bel po’ di siti interessanti. Ne segnalo alcuni di mia assidua frequentazione...



Scoperto sotto suggerimento di una persona che di stile, a mio avviso, se ne intende… G. Paltrow. Ebbene sì, proprio lei. Nel suo sito internet – del quale parlerò in seguito ed al quale voglio dedicare un intero post – cita One Kings Lane come suo negozio online di arredamento ed oggetti per la casa preferito. La mia curiosità me l’ha fatto scoprire ed apprezzare (ovviamente non in ogni sua singola parte/oggetto proposto).

E per interessanti ispirazioni Houzz

E il viaggio in questa nuova realtà continua…



mercoledì 4 maggio 2011

THE wedding!

Come non poter dedicare un post alle cosiddette nozze del secolo?!!
Soprattutto io che, per chi mi conosce lo sa, “sono del mestiere”.
Che dire… organizzazione perfetta.
Non voglio essere ripetitiva nel dire che la donna meglio vestita era Philippa, che a mio avviso indossava un abito ancor più bello di quello della sposa, o che tutte le donne Middleton hanno fatto delle scelte azzeccate in fatto di stile. L’eleganza era la loro parola per quel giorno.





Certo, tra gli invitati non tutti sono stati all’altezza e sappiamo bene a chi mi riferisco (ne hanno parlato a lungo e subito).
Scelta vincente anche quella degli addobbi nuziali: alberi per riempire in altezza lo spazio immenso dell’abbazia senza appesantire o distogliere l’attenzione dalla chiesa stessa e dagli sposi (il fulcro della giornata).



Riflettevo su chi ha l’immensa fortuna di poter esercitare la nostra professione, con passione, competenza, dedizione e successo.
Chissà se all’estero la vita di noi event organizer è più semplice. Se c’è più spazio per noi e soprattutto se c’è più libertà di lavoro…
Non ho assistito in diretta web alle nozze solo per spirito “gossiparo”, ma le ho studiate, osservate, comprese. Ed ho ritrovato nuovo slancio per la mia professione (che ovviamente non si riduce al mero essere wedding planner!).
Certa che se avessi esercitato, io ci sarei stata lì a Londra. Sicuramente non come invitata ufficiale, ma credo che avrei potuto apprendere cose nuove, se non altro osservando.

lunedì 2 maggio 2011

UN 1° MAGGIO DI FESTA!

E’ bastata una giornata per riuscire ad estraniarmi dalla quotidianità, quella grigia, rotolante e pesante. Reimmettermi in una scia più luminosa e serena, ovviamente stando al di fuori dell’ambiente che vivo (ahimè) ogni giorno.

In realtà questo mio impegno e questa mia volontà di voler ritrovare quel qualcosa che si era andato a nascondere è cominciata un paio di settimane fa in occasione della Domenica delle Palme.
Giornata splendida, vissuta al Santuario del Divino Amore.
Proprio in quell’occasione ho conosciuto P. Jean, che mi sento proprio di dover ringraziare.
Grazie per avermi ascoltata e capita, non giudicata, per aver “perso del tempo” con me, per avermi consigliata, spronata, per avermi fatto fare un po’ di silenzio per riflettere ed ascoltare.
Non mi sento di mollare proprio adesso. Ora che ho ritrovato qualcosa che era lontano.
Ovviamente se non si lotta non si conquista!

Un week-end trascorso serenamente e veramente in compagnia della persona che ho conosciuto da quando sono nata – nella sua stessa veste – quella del Santo Padre.
Con il suo sguardo, i suoi occhi, i suoi gesti e soprattutto le sue parole è riuscito a trasformare una semplice domenica in una giornata lunga e piena.
Da molto tempo non mi capitava di ritrovarmi nelle parole del Vangelo (come quelle di ieri, “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”). Non c’è niente da fare, sta tutto lì.

Il pomeriggio l’abbiamo passato a fare scatoloni e ad imballare piatti e bicchieri per il quasi imminente trasloco, ma nel soggiorno insieme a noi c’era anche lui, il nostro amato amico JPII.
Si sono susseguiti una serie di speciali su vari momenti del suo lungo pontificato e devo dire che mi hanno aiutato anche a comprendere nuovi aspetti della mia quotidianità, o meglio, mi hanno aiutata a capire come poterli affrontare nel modo migliore.
Ad esempio, non ci avevo mai fatto caso, ma mi ha colpito l’impegno e la dedizione che il Papa ha avuto nel portare avanti il suo Cammino nelle parrocchie romane. Ecco qual è il punto: bisogna penetrare in una realtà se si vuole Viverla pienamente. Sono sempre stata dell’idea che quando si decide di affrontare un viaggio il bello sia proprio entrare nel nuovo Paese in cui ci si reca. Mi è sempre piaciuto cercare di organizzare i viaggi in modo fai-da-te e provare ad andare proprio in quei luoghi dove magari c’è qualche amico e trascorrere qualche giorno frequentando la gente del posto, come se per un breve periodo decidessi di vivere lì.
E allora perché non farlo quotidianamente?
Soprattutto ultimamente sono diventata molto intollerante nei confronti di questa città (e dei suoi abitanti) che mi ospita ormai da qualche anno. Questo voler criticare e questo voler additare ogni piccolo aspetto e particolare mi ha portata però a non sentirmi veramente a casa in nessun luogo. E quindi?
“Semo romani, damose da fa’” . Dette da lui, da un polacco, che si è sentito a casa qui. Per farlo, però, ha preso macchina ed accompagnatori ed è andato lui verso questa città. Non ha aspettato. Rimanendo immobili si rischia di aspettare troppo a lungo, forse anche tutta la vita. Ma ce ne abbiamo una sola.

Insomma, tanti piccoli spunti da cogliere al volo, da meditare e cercare di mettere in pratica, perché se rimangono nelle nostre teste e nei nostri pensieri poi si dimenticano ( e non è detto che si ritrovino).

lunedì 18 aprile 2011

AWARD!


Che strano, proprio quando mi riavvicino alla mia passione per la Comunicazione, in particolare via Internet - in questo periodo - ecco che mi arriva il mio Primo Premio da Blogger!!!

GRAZIE!

Ringrazio Maria Chiara per aver pensato a me! E per aver pensato (da quello che ho capito) ad assegnarmi un premio per "new blogger", per far conoscere cioè i nuovi blog, quelli un po' sconosciuti.

Ci sono solo 3 regole semplicissime da seguire:

1. Accettare il premio e scrivere un post nel proprio blog.

2. Scegliere dai 3 ai 5 blog che seguite e che siano nati da poco o abbiano meno di 100 lettori fissi e comunicare loro che hanno vinto.

3. Linkare il blog della persona che ve lo ha inviato.

Ed ecco i "prescelti"...





Buona fortuna e buona giornata!! :)

mercoledì 13 aprile 2011

WEB WORLD

In questi ultimi giorni mi sto dedicando molto alla lettura di articoli, siti, blogs inglesi ed americani e devo dire di aver scoperto un'altra parte di mondo alquanto interessante.

E' riapparsa in me la vecchia passione (mai estinta) per la lingua inglese e per tutto il mondo anglosassone, in particolare per gli States.

Dal momento che quest'anno il nostro viaggio californiano è sfumato - per motivi ben validi e forse di maggiore priorità - ho deciso di prepararmi per quando quel tanto atteso momento arriverà. Nel frattempo entro comunque nel mondo statunitense... attraverso il web!

Passandoci del tempo e navigando con più attenzione ho iniziato a comprendere come sia possibile arrivare al cosiddetto fenomeno della web dipendenza, che colpisce soprattutto i giovani, dove Internet assume un ruolo privilegiato come luogo di socializzazione, sostituendosi alle volte, in tutto e per tutto, al mondo reale.

Questa consapevolezza l'ho avuta subito dopo la lettura di questo libro quando, per curiosità, ho cominciato a cercare sulla Rete delle notizie che potessero confermarmi quanto letto ed aiutarmi a comprendere di più quegli stessi racconti. E' stata impressionante la capacità di collegamento e di abbattimento dei confini e delle distanze geografiche che si è venuta a creare. Nel digitare il portale di un Comune territorialmente a me vicino o di un altro al di là dell'Oceano, non ho trovato nessuna differenza (a parte ovviamente la grafica e l'organizzazione stilistico-visiva).

Forse solo ora per la prima volta in tanti anni mi sono resa conto della potenza di Internet; delle migliaia di opportunità che ti offre nello scegliere che parte di mondo seguire, che parte di realtà (anche se virtuale) vivere. Sei tu il decisore del tuo mondo perfetto. O forse solo ora, dopo qualche anno, ho ripreso a viaggiare nel mio ambiente (quello della mia formazione) dal quale mi sono tenuta lontana per troppo tempo.

giovedì 31 marzo 2011

LA LOTTA DELLE FORMICHE - Disagi e speranze nel Paese dei nessuno. Quell'Italia che fa ancora il proprio dovere.

Qualche tempo fa mi sono interrogata nuovamente sulla finalità di tenere un blog. La mia risposta è stata: "Voglio che un domani, rileggendo i miei post, rimanga traccia nella mia memoria, della vita che ho vissuto. Degli anni che l'hanno caratterizzato e delle tappe importanti di essa". Certo, non sempre i miei post sono così profondi ed impegnati, ma tutto fa parte di quello che sto vivendo e, devo dire la verità, dal momento che non siamo gatti, e quindi di vita ce ne abbiamo una sola, non vorrei sprecarne neanche un pezzetto. Essa è fatta di gioie, dolori, fatica, incomprensioni personali e sistemiche, vittorie, conquiste, crescita, ragionamenti contorti, "pippe" mentali, realtà, mondo e modo di affrontare tutto questo! Non c'è che dire, soprattutto in questi ultimi mesi questa "benedetta" realtà non è che la veda molto positiva, e mi ci arrabbio! Ti senti veramente insignificante, inutile e schiacciata da tutto ciò che è molto più grande di te e che è molto più complicato di te. Ti scontri anche con la quotidianità e con le persone che popolano la società e che tu non riesci proprio a comprendere fino in fondo (in alcuni casi non riesci proprio a comprendere - punto -).


Oggi un piccolo/grande pensiero. Ho ritrovato questo articolo, tratto da Il Corriere della Sera.it di Giangiacomo Schiavi (18 luglio 2010).


Buongiorno. Sono il signore che paga il biglietto del tram. La volontaria che assiste gli anziani soli. Il cittadino che non evade le tasse. La signora che chiede per favore. Il pensionato che fa la coda negli uffici. La dirigente che sa ascoltare. Il medico che non guarda l’orologio. L’artigiano che non bara sui conti. Lo studente che non crede alle lotterie. Io non sgomito. Non appaio. Non cerco scorciatoie. Non mi arrendo. Lavoro a volte anche per gli altri. Mi fermo sulle strisce. Non getto mozziconi nelle strade. Aspetto il mio turno per parlare. Non parcheggio sul marciapiede e neanche in seconda fila. Faccio il mio dovere. Studio, perché penso sia importante per vincere i concorsi. Vado a votare e non al mare. Mando i miei figli alla scuola pubblica. Non penso a veline o tronisti. A volte inseguo le mie passioni... Lettere dal Paese dei Nessuno, dall’Italia dei (cittadini) dimenticati che scrivono ai giornali per avere una speranza e riassumono il declino di un vivere comune, intaccato da una terribile domanda: ma chi te lo fa fare? Giovani che si spaventano: «Ho paura per il futuro mio, del mondo, di tutti, non riesco a vedere il prosieguo della storia che il presente ci sta raccontando» (Martino, vent’anni). Anziani che si deprimono: «Sono avvilita, disgustata. Tutti rubano, tutti mangiano, tutti si fanno appoggiare o raccomandare. Se non sei così ti tagliano fuori » (Barbara, settantacinque anni). Ragazzine che si interrogano. Come Giulia. Storia esemplare che non fa notizia, ma indica il retropensiero che aleggia su di noi quando prendiamo un impegno: ne valeva la pena? Per tutto l’anno, finite le lezioni, due volte la settimana, Giulia si fa cinquanta chilometri per frequentare la scuola di ballo più famosa d’Italia. E dopo due ore alla sbarra e cinquanta chilometri di ritorno, è di nuovo a casa a fare i compiti. È brava, in classe e nella danza. Non ha tempo per playstation, Xbox, non si stordisce davanti alla tv. La vedi in giardino alla prima chiazza di sole esercitarsi nei passi e nelle ruote: su una mano, su due mani, di lato. Se riuscirà a continuare sarà ammessa alla frequenza quotidiana: vorrà dire la scuola, poi cinquanta chilometri, la lezione alla Scala, altri cinquanta chilometri, i compiti e così via, salvo i giorni delle prove per gli spettacoli, quando sarà impegnata fino a sera. Per anni e anni, ogni anno nel timore di non passare: pena l’esclusione dalla scuola di danza. Già da ora qualche amica comincia a non capire. Si domanda il perché di tanto impegno, tanto stress, tanta fatica. Si chiede perché Giulia si diverta ad andare avanti e indietro rinunciando a molte cose divertenti, quando basta apparire in una trasmissione tv o ancheggiare un po’ per raggiungere lo stesso obiettivo: uscire dalla mischia, avere un posto in prima fila. Si spendono milioni di euro in tv per valorizzare pupe, veline e anche velone. E si sbeffeggia più o meno involontariamente chi ha scelto un impegno, chi fa coscienziosamente il proprio lavoro. «Pagano ancora il sacrificio, lo studio, la fatica in questo Paese?», è la domanda che Giulia invia nel pozzo delle mail, cercando una non scontata risposta. C’era una come lei una volta a Milano. Era figlia di un tranviere. Coi sacrifici e con il talento è diventata Carla Fracci. Ma non c’è più il futuro di una volta, scrivono oggi i writer sui muri. Nel paradosso temporale di un graffito il semiologo Francesco Casetti legge il bisogno di un’aspettativa non banale. «Si invoca il futuro, che non c’è ancora, non a partire dal presente, ma dal passato che non c’è più. Ieri c’era il senso del domani: oggi questo senso manca. E si deve andare a ciò che non c’è più (lo ieri) per poter recuperare ciò che non c’è ancora (il domani)». Bisogna affidarsi alla memoria, allora, perché le opportunità non stanno nell’orizzonte geografico dei vari Nessuno che rumoreggiano dalle caselle della posta. Rispetto a ieri, la ragnatela di intrallazzi ha inquinato l’aria e ristretto i confini del galateo civico, come ha scritto Sergio Romano. «Il declivio del nostro vivere comune è intaccato dai comportamenti scorretti, a volte spregevoli, diventati prassi abituale», è la tesi di Maurizio Viroli, che alla decadenza delle buone pratiche ha dedicato una lunga riflessione e un libro dal titolo esplicito (La libertà dei servi, Einaudi). «Quando si dirà che c’è un Paese anche per i Nessuno che tirano la pialla?», sollecita una dottoressa che a quarant’anni ha strappato il contratto definitivo di assunzione. Le donne in medicina faticano parecchio a trovare un posto, scrive: quando sono brave e competitive, non allineate allo standard della rampante o dell’amica del boss, le stroncano subito. Se hanno dei figli vengono penalizzate. Se si danno troppo da fare vengono redarguite. Se non si allineano, sono emarginate. Il mobbing nei reparti è prassi abituale. Senza sponsor politici negli ospedali difficilmente si fa carriera... Si vagheggia un new deal civico, la scoperta di nuovi eroi. Si chiede un sussulto alla politica. Massimiliano Panarari, docente di Scienze politiche all’Università di Modena (L’Italia da Gramsci al gossip, Einaudi) profetizza l’abbattimento dell’impasto micidiale che alimenta la sottocultura e l’antipolitica. Ma non a breve: «La visione del mondo in Italia è basata troppo sull’irrealtà». Lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli è ancora più scettico: «Io ho paura che questa società non si domandi più nulla, chieda solo e soltanto tecnologia: la tecnologia svuota, modifica i comportamenti, ci indica quel che serve a sopravvivere bene ma non risolve il senso della vita. A poco a poco stiamo diventando dei primitivi tecnologizzati in una civiltà dell’ingiustizia». Poveri Nessuno, abbarbicati alla speranza di un Paese normale dove buongiorno, come diceva Zavattini, vuol dire davvero buongiorno. Formichine inattuali nel generale appiattimento verso la società della convenienza, che rischiano di essere schiacciate tra scarpe gigantesche e pietraie desolate, come immaginava vent’anni fa Anna Maria Ortese in un memorabile racconto milanese. Un bimbo, scivolato per disgrazia sotto le ruote di un tram, che offre al padre angosciato una riflessione fulminea sul senso della vita: «Noi siamo come le formiche, vero, papà?». Bisogna forse dire «Basta!», come fa il designer Giancarlo Iliprandi che dal Politecnico di Milano teorizza un movimento culturale per cambiare aria e mette tra i capifila un grande centenario come Gillo Dorfles. «Basta a quello che non ci piace/ Basta senza sporcare i muri/ Basta per comunicare la voglia di cambiare». O chiamarsi fuori, come Luca Goldoni, investigatore di lungo corso dei comportamenti nazionali, che a un certo punto si è reso conto di non abitare più nello stesso Paese in cui era nato. «È successo quando ho letto di una telefonata intercettata tra l’amica di un politico e un’ex compagna di classe in attesa di un provino tv. "Non c’era verso di farmi dare un contratto", diceva una. E l’altra: "E come hai fatto a ottenerlo?". "Non c’era modo di convincerlo". "E allora?". "E allora gliel’ho data"». Non importa chi sei, ma chi conosci, si filosofeggia dai blog studenteschi. Servirebbe un antivirus alla cultura della convenienza, «perché se non ricostruiamo una società fondata sui doveri reciproci non sapremo nemmeno più godere dei nostri diritti », spiega Viroli. Servirebbe qualche gesto di coraggio in un Paese ricattato dall’egoismo e dalle cricche. «Cominciamo a difendere i Nessuno mettendo qualche sassolino nelle scarpe dei grandi — dice don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus — e facciamo qualcosa per le vite di scarto, magari scuole per i bocciati da questo sistema poco umano, come don Milani a Barbiana». Esempi, responsabilità, impegno, pulizia morale: l’unico parametro legalmente riconosciuto non può essere quello del denaro, scrivono in tanti. Poi un cittadino indignato lascia cadere una domanda. «Chi è arrivato in alto con gli intrallazzi, può avere soprassalti morali?». Noi, come le formichine della Ortese, dobbiamo sperare. Ma è legittimo dubitare.

martedì 29 marzo 2011

IL CORAGGIO DI RIALZARSI

Dopo due anni di viaggi attraverso gli Stati Uniti della Crisi Economica e dell’inizio dell’Era Obama, ecco il risultato: “La fortuna non esiste” (Mondatori, 2009) di Mario Calabresi. Un saggio ricco di emozioni, di realtà, di persone che, per loro cultura, sono in grado di Ricominciare e di Reinventarsi. Un viaggio negli USA di questi ultimi due anni, forse i più significativi e i più ricchi di cambiamenti. Una crisi economica che – da quando vivo – non ho mai toccato con mano ed osservato realmente da vicino. Grazie a questo libro sono entrata in contatto con realtà che pensavo fossero lontane o fossero i soggetti di storie e film. Invece no, è la vita. Quella in cui siamo immersi ogni giorno e quella di cui (fortunatamente) tocchiamo solo la coda. E’ affascinante entrare in un mondo differente, anche se il punto di partenza è lo stesso, sembra un altro mondo. Un’altra umanità. E’ vero che gli americani sono un popolo attivo, in continuo movimento e, se vuoi, in continua evoluzione. Capisci perché proprio da quel Paese partono le innovazioni sociali e perché a quel Paese il mondo guarda ed attende. “Prima si semina, poi si coltiva e solo alla fine si raccoglie”. Eccolo lo slogan dell’ultima campagna elettorale di Barack Obama – l’uomo del Change. Ci vuole impegno, tenacia, forza e convinzione. La vita va vissuta e lottata. Forse viene spontaneo fare un confronto con la nostra quotidianità e con le nostre possibilità… La caratteristica forse più bella che ho riscontrato in questa lettura è la veridicità dei fatti. Le persone o le città di cui si parla, cercate su Internet, esistono, sono reali, sono meno distanti. L’aspetto, sicuramente positivo, che emerge da questo libro è che abbiamo sconfinate risorse ed energie di cui non ci rendiamo conto. Molte volte siamo portati a pensare che quello che abbiamo sia il massimo a cui possiamo aspirare – forse c’è spazio ancora per un piccolo cambiamento, ma non ne siamo del tutto sicuri -. E poi leggi delle vite di persone comuni, come noi, che vivono però in un altro Paese, in cui la Crisi è nata ed ha colpito con più violenza e ti rendi conto che quello che stai vivendo tu non è la loro Realtà, che nonostante la globalizzazione il mondo non è un tutt’uno e che le differenze si sentono. Puoi solo imparare. Senti che la strada, se vuoi, è ancora lunga, ricca di sorprese, sicuramente con dei tratti in salita ma che possono svelarti un mondo meraviglioso. “[…] E’ quello l’unico segreto: ci vuole il coraggio di ripartire e di non farsi mai abbattere. La fortuna non esiste, la costruiamo noi ogni giorno.”

giovedì 10 marzo 2011

... OGNI TANTO UNO SFOGO CI VUOLE...

Era un bel po' di tempo che non mi arrabbiavo per l'inefficienza di Roma, per il casino che c'è continuamente, per la mole di persone che riempie le sue strade, e per questo Enorme Casino che è Roma.

Avevo raggiunto una sorta di estraneità/menefreghismo. E questo mi faceva vivere più tranquillamente. Osservavo, passavo, ogni tanto "commentavo" tra me e me.

Bene!

Questa mattina ho ritrovato la Roma Autentica-Incasinata-Disorganizzata-dove per fare anche la cosa più semplice ci metti il triplo delle energie necesssarie.

Possibile che in una Metropoli di oltre 2.756.581 abitanti ci siano solo 2 linee della metropolitana, di cui una interrotta??!!!!???

Ora (se non tutti) questi abitanti di norma si spostano la mattina per andare a lavorare... in quali condizioni??...

Ecco questa mattina...


Forse questa foto può non esprimere il numero di persone presente, ma... per bloccare il flusso di passeggeri in entrata alla stazione della metro perchè la banchina era stracolma... bisognava esserci. Io c'ero! :) Devo dire di aver reagito abbastanza bene, senza particolari "rodimenti"...


Però, almeno per oggi, non voglio sentire nessuno che mi dica: "Eh, quanto la fai difficile. Tutti lavoriamo." Eh no! Di tutte quelle persone che me lo dicono e-che-non-lavorano-o-vivono-a-Roma... oggi no! Gliele farei fare io un paio di settimane da me, a seguirmi, con i ritmi e gli orari che faccio io e con questi "piccoli inconvenienti quotidiani". Poi ne riparliamo! Comunque in quest'ultimo periodo mi sento proprio fiera di me stessa. Ho raggiunto un grado di organizzazione e di resistenza che pensavo di non avere. E invece sì. Anche se, ovviamente, per giungere alla perfezione bisogna ancora lavorarci su ;)

lunedì 14 febbraio 2011

VERONA IN LOVE 2011

Finalmente ce l'abbiamo fatta, siamo riusciti a partire e prenderci un week-end solo per noi, per "staccare" un po'. Meta: Verona. La coincidenza dell'interesse di visitare questa città e l'occasione di San Valentino hanno fatto in modo che la macchina organizzativa si mettesse in moto. Mi piacerebbe fare un post stile resoconto-guida così, oltre ad essere un ricordo per noi, magari può racchiudere qualche suggerimento utile semmai qualcuno decidesse di fare una visita in questa meravigliosa città e magari capita da queste parti...





Un week-end è perfetto per visitare Verona, è una città piccola e si gira facilmente. Certo, l'ideale sarebbe andare in macchina, per poter eventualmente unire anche la visita al Lago di Garda, ma anche in treno è comodissimo (con il Freccia Rossa e Freccia Argento - tratta Roma/Verona - 3 ore). Partiti il venerdì pomeriggio all'uscita dall'ufficio ed arrivati a Verona in serata, ci ha sorpreso la quiete che, pur essendo venerdì sera, c'era per le strade. A piedi siamo arrivati al B&B che, trovato su Internet, avevamo prenotato. Un posto che mi sento di consigliare! Semplice, accogliente, pulito e ordinato. La sensazione è stata quella di avere una tua seconda casa a Verona.

La mattina seguente è iniziato il nostro tour. Prima cosa da fare: comprare la Verona Card, non tutti lo sanno ma è molto conveniente. Dà diritto ad entrare nella maggior parte dei monumenti e chiese + l'utilizzo dei mezzi pubblici. Costo per 1 giorno 10,00 euro e contando che solo l'ingresso all'Arena ne costa 6,00... direi che conviene. Abbiamo deciso di cominciare con l'itinerario un po' più "classico" arricchendolo poi con qualche devizione.

Arena di Verona

Appena giunti a Piazza Brà, non la noti immediatamente. Io immaginavo di trovare una struttura imponente (forse sono abituata troppo al Colosseo...), invece piano piano la scorgi, ci entri dentro, guardi i tuoi piedi in mezzo alla terra battuta e non risulta così difficile ripensare ai gladiatori ed ai loro combattimenti. Allo stesso tempo ti chiedi com'è possibile che le finali del Festivalbar le abbiano fatte sempre lì?!... Sembra troppo piccola. In realtà contiene fino a 600.000 persone e credo che assistere ad una delle rappresentazioni della stagione lirica sia veramente emozionante.

Castelvecchio

Imponente castello trecentesco circondato dalle mura duecentesche ed ora sede del museo civico. Dalla Torre del Mastio parte il Ponte Scaligero (detto anche Ponte di Castelvecchio). Appena si inizia a percorrerlo non ci si accorge di stare su di un ponte, talmente imponente, poi camminando camminando si attraversa tranquillamente l'Adige.

Giunti dall'altra parte è possibile visitare l'Arsenale Austriaco - complesso risalente a metà dell'Ottocento (ma dall'aspetto di un castello medioevale in stile neoromantico), uno tra i più grandiosi dell'epoca, che sorge su una superficie di 62 mila metri quadrati.
Per la manifestazione che ha caratterizzato Verona in questo week-end, una sua ala era adibita a mostra fotografica.

Il tour è continuato con la visita dell'Arco dei Gavi, la Chiesa di San Lorenzo - meravigliosa chiesa romanica di inizio XII sec. che, avendoci colpiti ed essendo "vicino casa" ci ha visti tornare il giorno dopo per la Messa domenicale e, che dire, meraviglia, non solo organo ma archi e contrabbasso. Quell'ora è stata veramente Ricca! - e la Chiesa dei Ss. Apostoli. Porta dei Borsari

Maestosa porta romana risalente al I sec. d.C. e principale ingresso alla città con, all'epoca, la presenza dei funzionari doganali pronti a riscuotere i dazi vescovili.

Proseguendo lungo Corso Porta Borsari siamo giunti a Piazza delle Erbe dove si iniziava a respirare l'aria di San Valentino, con maggior movimento e presenza di persone, fino a giungere a Piazza dei Signori dove siamo entrati veramente nel pieno della manifestazione dedicata all'amore. Quello che mi ha sorpreso è che, nonostante fosse un evento che si ripete ormai da 10 anni (credo), tutto si manteneva ordinato, e dire che di gente ce n'era, ma non c'era una confusione snervante.
Sapevo che nei pressi di questa piazza avrei dovuto ritirare il regalo che avevo pensato e "prenotato" per il nostro San Valentino...

Qui si trova la Torre dei Lamberti.

... Ecco, la Verona Card comprende anche l'ingresso alla torre... nella Card però non è prevista l'ascensore... ho pensato bene che non fosse necessaria... quasi 400 gradini!! In salita!!! Certo da lassù il panorama è molto bello (peccato la foschia della giornata). Poi Altrettanti gradini in discesa!

La salita mette a dura prova il fiato... ma la discesa, le gambe!

Ma alla fine, alla faccia dei Lamberti, ce l'ho fatta!

La giornata però era ancora lunga e non ci immaginavamo in che stato saremmo arrivati la sera...



Continuando il nostro giro giungiamo finalmente a lei: la Casa di Giulietta. Il primo impatto impressionante sono le mura d'ingresso... eccole...

La casa di per sè è molto bella, soprattutto internamente, ed anch'io mi sono affacciata... il mio amato non era però là sotto (c'erano troppi turisti) ma accanto a me.

Dopo una pausa per pranzo, il cielo si è un po' rasserenato, qualche raggio di sole ci ha illuminati e allora, percorrendo il Lungadige, abbiamo continuato a camminare alla volta del Teatro Romano e salendo ancora - tante altre scale - siamo giunti a Castel San Pietro dove il panorama è davvero bellissimo!!

... ma la stanchezza iniziava a farsi un po' sentire... fortunatamente non ci siamo fermati perché da quel momento abbiamo iniziato un piccolo tour delle chiese che ci mancavano: il Duomo e la sottostante Basilica Paleocristiana e la Basilica di Sant'Anastasia. Quest'ultima la più bella e spettacolare chiesa della città. Ci fosse solo Lei, a Verona varrebbe la pena andarci!!


Consiglio per la cena: questo fantastico pub/birreria/ristorante bavarese - birra ottima, cucina buona e persone piacevoli!

Il giorno dopo le nostre gambe hanno risentito dei Lamberti, dei punti panoramici e della bella giornata trascorsa... quindi le poche ore rimaste a nostra disposizione sono state impegate per visitare l'ultima cosa rimasta - S. Zeno - che però era chiusa per lavori. In compenso abbiamo rimediato un buon pasto caldo (siamo capitati in una specie di sagra...) e la scoperta di un quartierino molto simpatico.


Che dire, 10 punti per Verona!!


Una città ricca di storia e di scoperte, dove Romeo e Giulietta rappresentano 1/20 delle sue bellezze, ma piuttosto sono l'input che (forse) la fa scegliere come meta.

giovedì 10 febbraio 2011

SICURAMENTE INDETERMINATA!

Nonostante in queste ultime settimane siano successe un bel po' di cose... belle! ... non ho avuto la mente, il tempo e l'ispirazione per scrivere qualcosina sul mio blog. Ora rimedio ;) Dopo una tranquilla lettura dei vostri aggiornamenti e felice di vedere come la vita vada avanti nella bellezza di ogni singola realtà, eccomi qui! Sicuramente la notizia più notizia è che FINALMENTE ho tirato un sospiro di sollievo! Ebbene sì, FINALMENTE ho un CONTRATTO! A TEMPO INDETERMINATO!! :) Forse ho aspettato anche un pochino per scriverlo perché, come nei grandi momenti della vita, ci vuole un po' di tempo per realizzare ed apprezzare fino in fondo quello che è successo. Ho realizzato il vero significato dell'accaduto solo qualche giorno fa, quando abbiamo preso in considerazione di poter intestare il mutuo della nostra futura casa anche a me. Realmente! Può sembrare una stupidaggine, ma dopo tre anni che ti senti precaria e sai di esserlo, arrivare a questa considerazione ti fa capire che ora FINALMENTE hai tutte le possibilità per essere tranquillamente autonoma! Può semprare un pensiero banale e semplice, ma è una gran cosa! Inspiegabilmente da una decina di giorni più di qualcuno ha avvertito un tono più rilassato nella mia voce... è come se fossi riuscita ad uscire da un vortice grigiastro e mi sentissi con più forze, più energie e più voglia di fare. Anche se la vita, il lavoro ed i ritmi un po' massacranti sono sempre gli stessi, la sensazione per me è diversa. Ora iniziano i festeggiamenti... :) Per cominciare domani partiamo all'insegna di un bel week-end di S. Valentino romantico e di relax a Verona! Città che non ho mai visitato, pur avendo vissuto relativamente vicino... Buonissimo fine settimana di metà febbraio... dai che arriva la primavera! ;)

mercoledì 26 gennaio 2011

ERANO ANNI CHE LO ASPETTAVO...

In questo giorno in mezzo alla settimana, il terzo giorno consecutivo che faccio "la levataccia" per un motivo o per un altro, ed oggi perché c'è sciopero generale dei mezzi di trasporto... mi va di scrivere di "qualcos'altro". Mi va di tornare a pensare anche alle cose futili (come qualcuno potrebbe dire) ma... la vita è fatta anche di queste. Qualche mese fa, finalmente, dopo 14 anni ecco la Reunion! I Take That al completo sono tornati insieme! Erano anni che aspettavo questo momento. Mi ricordo ancora l'enorme dispiacere provato alla notizia della loro separazione. Allora 14enne e con la cameretta piena di poster, album, gadget vari ed ovviamente tutti i loro album (accanto allo stereo e nella mente). Li ho visti tornare gradualmente, prima i soliti 4, un po' invecchiati, ma un po' più "vicini" a me. Nel frattempo le Musicassette sono scomparse ed i loro 2 album (Beautiful World e The Circus) si sono trasformati in cd, mantenendo però quelle tonalità e quella melodia inconfondibili. Inconfondibili, per me, anche le loro voci - tutte e quattro - un po' più roche ma... :) E siamo arrivati al 2010 ed ecco il ritorno tanto atteso da molte fans: Robbie! Devo dire la verità, nel lontano 1995 sono stata una delle prime ragazzine a piangere per l'uscita di Robbie dal gruppo e negli anni seguenti devo riconoscere la qualità di alcune sue canzoni, ma è sempre rimasto lui-quello che se n'era andato. L'hanno rincorso per anni, gli hanno fatto la corte, pensando di essere perduti senza di lui ed alla fine ci sono riusciti (o chissà, lui si è deciso a provare a giocare quest'altra carta - forse per risalire qulache gradino (?) ). Mah... Il risultato è che (ovviamente) il loro nuovo cd Progress fa compagnia a tutti gli altri che nel corso degli anni (e devo dire, nel corso della mia vita) si sono aggiunti, uno accanto all'altro. Non c'è paragone! Non solo con gli album del passato che, certo, hanno delle caratteristiche differenti a livello di sonorità, ma anche con i due precedenti (quando erano solo in 4). Gary è quasi completamente scomparso. Se canta un paio di canzoni è tanto. Robbie troneggia - sia in termini di stile, melodia e sonorità, sia in termini di numero di pezzi cantati. Insieme a lui grande spazio a Mark (che però...) ... e lasciamo una canzone anche ad Howard (d'altronde il suo brano lo ritroviamo sempre in tutti gli album). Posso dirlo? E' stata una delusione. Già mi stavo organizzando per andare a vederli dal vivo, nella loro Manchester... poi ho ricalibrato - forse limitiamoci a Milano - ... ora non lo so... Chissà, magari è solo l'inizio, hanno bisogno di tempo per "ritrovarsi". Sono comunque contenta che siano tornati. Sono una parte della mia storia! E a me piace ascoltarli così :) http://www.youtube.com/watch?v=gy-Z3LnYh-I

lunedì 24 gennaio 2011

IL GIOCO DELLA FELICITA' (Nueve)

E' da qualche mese che non continuavo più a cimentarmi in questo gioco - settimana dopo settimana - e quindi... eccomi qua!
Forse perché dopo un po' di tempo ne sento il bisogno, di prestare attenzione alle piccole cose quotidiane e di vederne il bello (tante volte inosservato).
Iniziamo allora...
- Per una settimana non essere solo in 2 in giro per casa, ma in 3 adulti e... 1 piccola Milly!! :)
- Tornare a casa la sera e trovare già la pentola sul fuoco, un buon profumo che viene dalla cucina oppure delle pulizie fatte, e riuscire a godersi una bella doccia rilassante e rigenerante prendendosi tutto il tempo necessario, senza la fretta di dover pensare alla cena o ad altre faccende :)
- Sperimentare la convivenza con una gattina. Uscire la mattina con il sorriso nato da uno sgurdo di lei, sentirsi accolta la sera sulla soglia di casa, sentire il suo campanellino in sottofondo, ridere per i giochi buffi che fa, e scoprire quanto ci si affezioni - anche in così pochi giorni -.
- Sperimentare ricette nuove! Come un fantastico pollo al forno con patate fatto sorprendentemente in 30' al micronde! Pian piano sto scoprendo tutte le funzioni...
- Dormire, dormire tanto! Anche perché il w-e è fatto x questo!
Ora comincia una nuova settimana, intensa, fatta anch'essa di emozioni attese... Intanto oggi inizio, con un po' di ansia, con il primo giorno, con il conto alla rovescia, -7 e poi? Contratto in scadenza... Chissà se lunedì saremo ancora "in pista"?!...

venerdì 21 gennaio 2011

mercoledì 19 gennaio 2011

E ALLA FINE ARRIVA... MILLY

Trascorsi Natale e gli altri momenti di Festa con qualche giorno nella bella e calda isola, in famiglia, tra amici vecchi e nuovi e giochi, già da un po' abbiamo ricominciato.
La mia assenza dal blog dimostra che il rientro è stato impegnativo...
E' già trascorso praticamente un mese e a me sembra volato.
La frenesia dell'ufficio, il solito "tram tram", il solito caos... nulla è cambiato con l'anno nuovo :/
Anche le notizie al tg sono sempre le stesse... anzi, sempre peggio!
Ma noi siamo qui. Non ci scoraggiamo.
La nuova casa è sempre lì, con i vecchi proprietari dentro, dovremmo pazientare ancora qualche mese, nel frattempo però è iniziato il tour virtuale dei mobilifici, alla scoperta delle marche migliori dell'arredamento, ed il nostro fantasticare su come potrà venire la nostra casa continua ;) sì, lo so, ci scontreremo ben presto con la dura realtà...
Giusto per non farci mancare niente, in questo primo mese di quest'anno dispari, non potevamo non fare l'esperienza di avere un bel animale a casa... Milly!! Una bellissima gattina piccolina, ma che sotto sotto si sta rivelando una "disgraziata" :) E' solo nostra ospite per un po' di tempo, ma se prima ci balenava l'idea di poterne avere una, ora pensiamo che forse è meglio di no.
Non c'è che dire, quando ritorni a casa la sera tardi dopo una giornata al lavoro, sentire il suo campanellino e vederla davanti alla porta che aspetta e ti guarda come se ti stesse per fare un agguato (ed ovviamente pensa di spaventarti a morte :)), o la mattina presto quando la saluti prima di uscire, ti fa prorpio cancellare qualsiasi altro pensiero.
Quando però fa un po' la pazza e qualche dispetto, la devi proprio sgridare e mettere in punizione, ma poi devi essere fermamente convinta e non cedere ai suoi sguardi lacrimevoli. Mamma mia, ieri sera è stata proprio dura!
Insieme a Milly c'è anche la sua padroncina :) e mai come in questi giorni mi sto rendendo conto di quanto la mia/nostra vita si riduca a niente. Lei ha dei ritmi completamente diversi, lavora vicino casa, con orari diversi e riesce a fare anche Altro durante il giorno. Noi invece usciamo sempre alla solita ora, quando al mattino ancora è buio e torniamo alla solita ora, quando la sera è sempre buio. E nel frattempo siamo seduti alla stessa scrivania. E alla fine, cosa ci rimane? Qualche ora per preparare la cena e mangiarla.
E' un po' triste a dire il vero. Ma, chissà, magari le cose cambieranno...

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