Ci sono state testimonianze di famiglie che hanno vissuto le esperienze più varie: trasferimenti temporanei in Paesi stranieri (e la maggior parte delle volte più disagiati) per donare tempo e forze alle famiglie e alle popolazioni locali; situazioni non sempre semplici di vita familiare legate a malattie, difficoltà quotidiane e perdite. In un pomeriggio è stato affrontato il tema della vedovanza. Può sembrare strano che una giovane coppia come noi all'inizio della vita in 2 si debba confrontare con tematiche del genere. Effettivamente all'inizio anche a me è suonata una cosa un po' "particolare" poi però mi sono resa conto che la vita è fatta anche di queste cose.
Di un marito (giovane) che si trova ad affrontare la vita di ogni giorno, con 2 figlie, ma da solo, e vedi come la famiglia rimane ed il clima di famiglia rimane. La volontà di continuare a prendere le decisioni insieme - ora con le figlie - e non abbandonarsi mai. La possibilità (semplice) di dover cambiare divano in salotto, il riscontro positivo di questa scelta presa insieme, ma allo stesso tempo tutto il dolore per i ricordi che quell'oggetto porta con sé. E in questa "nuova vita" la difficoltà del ricordo e del rimanere ancorati al passato e la voglia di continuare a vivere ma con il senso di colpa per il rischio di dimenticare.
Lo stato d'animo e l'energia vitale che sono passati da queste storie mi ha colpita.
Capisci che devi cercare di vivere al meglio il momento presente perché è quello che hai e quello che ti viene dato.
Certo, non perché voglio pensare alle cose peggiori, anche nella semplice vita "lineare" mi sto accorgendo che ormai è importante vivere il giorno che abbiamo davanti; se ci mettiamo a pensare di risolvere tutte le incertezze legate al lavoro, alla casa, alla possibilità di allargare la famiglia (che poi quest'ultima è legata alla prima) entriamo in un vortice di incertezze maggiori che intanto ci fa perdere il vivere la vita. Ed il tempo passa e noi non ce ne accorgiamo.
Non pensate che questo week-end sia stato solo all'insegna di pensieri "tristi" e "pesanti". E' stato bello vedere più di 900 persone - quindi circa 450 famiglie - provenienti da tutta Europa e anche da qualche Paese extra europeo essere felici di portare avanti una realtà di famiglia diversa dallo sconforto che si sente ormai in giro.
E' vero che la famiglia è ormai in crisi, me lo dimostrano anche più di qualche caso di miei amici, ed è anche vero però che forse la famiglia sta mutando, che gli standard prefissati e culturalmente statici sono ormai in movimento.
Ti accorgi della grande libertà che in realtà caratterizza la famiglia. Si pensa sempre che con il matrimonio cambi tutto, che non hai più la vita di prima, che è finita.
E' vero, la vita cambia, ma perché tu cambi. Cresci ed inizi a fare scelte non solo per te.
Credo che tutto stia nel modo in cui si affronta questo cambiamento. E' un percorso che ha bisogno di allenamento, di esercizio, quindi di fatica e anche di dolore. Se riesci ad incastrare bene tutti i pezzi, però, alla fine sei contento; contento di vivere appieno la vita, con tutte le gioie e con tutti i dolori, ma almeno la vivi e cerchi di costruirla al meglio giorno dopo giorno.
Questo week-end è sembrato durare 4 giorni, ma ovviamente la serenità ha iniziato a cedere già ieri mattina mettendo piede in ufficio...
ma andiamo avanti!!
2 commenti:
Deve essere stata una bella esperienza, anche un tantino impegnativa!!. Il confronto aiuta tantissimo.
Grazie per l'accoglienza è bello sbirciare il tuo blog, abbiamo dei gusti in comune, lo stile shabby mi fa impazzire..la casa dei miei sogni!!
BUONA GIORNATA
:) Grazie! E' bello ritrovarti!
Una buonissima giornata anche a te!!
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