Volevo commentare la notizia della notte che studenti e professori hanno appena trascorso alla Facoltà di Lettere de La Sapienza e riflettevo sul fatto che se fossi ancora all'Università avrei sicuramente partecipato ad una sessione straordinaria di esami - in notturna - per protestare contro l'ennesima riforma.
Tutto d'un tratto, persa nei miei pensieri e ricordi, mi è venuto un lampo: neanche farlo apposta oggi è un anniversario importante per me. Esattamente 4 anni fa mi sono laureata!!
Cavoli, è già passato così tanto, ma allo stesso tempo mi sembra che sia passato in un baleno.
Di Riforme ne so qualcosa... le ho "beccate" tutte. Da quella dell'esame di maturità - in cui si è iniziato a portare tutte le materie con commissione esterna e con voto in 100esimi - a quella dall'Università, di passaggio dal Vecchio al Nuovo Ordinamento.
Per quest'ultima, se avessi potuto scegliere, avrei sicuramente deciso di rimanere "al Quinquennale", perché essendomi immatricolata al primo anno di riforma nessuno sapeva come dovevano funzionare le cose. Risultato: 47 esami in 3 anni - stessi prof. e stesse lezioni, seguite nelle stesse aule, degli studenti del vecchio ordinamento - stessi libri di testo (quindi stessa mole di studio) - diversa organizzazione (peggiore!). Il tutto condito dal fatto che ho scelto una Facoltà non proprio "dimenticata dal mondo studentesco"... per cui a fare gli esami eravamo anche in 1500 persone e quasi sempre in dei capienti e semibui cinema!
La protesta della scorsa notte è stata, forse, la prima protesta "in movimento", nel senso che non ha fermato la vita dell'università ma l'ha fatta continuare. Ha dimostrato che è possibile protestare ed allo stesso tempo portare avanti quello a cui si tiene.
Mah, chissà come e se continuerà e soprattutto come e se continuerà a vivere l'Università!!
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