giovedì 18 marzo 2010

ROME IN A DAY (MINE)

Eccola Roma, dall'alto la vedo, una striscia grigio-marrone proprio sopra l'orizzonte di terra e subito sotto il cielo azzurro. Un respiro profondo e via!
Le macchine incolonnate disordinatamente con qualche moto tra loro. Il segnale della radio che svanisce sotto la galleria del Raccordo (proprio quando stanno dicendo la notizia più importante). Macchine, cornacchie e ancora macchine. Autovolanti della Polizia Municipale messe di traverso all'incrocio per evitare che qualcuno faccia qualche consueta infrazione. Buche nell'asfalto. Pedoni che passano col rosso (e s'incazzano...). Clacson. Vecchietti e non imbambolati ad aspettare l'autobus. Bancarelle e furgoni contenenti la merce delle bancarelle parcheggiati in 3° fila. L'abbonamento metro che non funziona. Le signore 40enni che spingono e si fiondano sui posti liberi nel vagone della metro (e s'incazzano...). Gente imperterrita che pur non avendo lo spazio fisico neanche per reggersi agli appositi sostegnivuole e deve leggere. Le gomitate per scendere alla fermata. Lo slalom tra i marciapiedi "sporchi" e tra le bottiglie rotte e lasciate lì la sera prima (suppongo). Il badge.
... E dalla finestra, per il resto della giornata, treni, gazometro, palazzi, antenne e cielo.
Nel buio, luci bianche e rosse incolonnate, tetti e musica.

1 commento:

Marie Claire ha detto...

descrizione perfetta!

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